Le esplorazioni di Maraina e Davide

capo sant'ampelio

Con questo post vi portiamo alla scoperta di alcuni dei luoghi simbolo di Bordighera, con una passeggiata non impegnativa che vi richiederà in totale qualche ora.

Partendo dall’Hotel Rosalia, vi consigliamo di percorrere tutto il Lungomare Argentina, in direzione Sanremo, fino a che non arriverete alla recemente riqualificata Rotonda di Capo Sant’Ampelio, insiste dove un tempo si ergeva il vecchio Casinò Municipale. Costruito in stile liberty nel 1911 e successivamente gravemente danneggiato dai cannoneggiamenti navali della Seconda Guerra Mondiale, il Casinò fu demolito solo nel 1957. Questo edificio non fu molto amato dai Bordigotti perchè fu ritenuto fortemente impattante sul paesaggio per via della sua posizione in riva al mare: un ecomostro d’altri tempi che ancora oggi lascia cicatrici visibili sugli scogli che ospitano parti dei suoi piloni di fondazione.

foto d’epoca con il casino di Bordighera accanto a Sant’Ampelio

La Rotonda è posta sulla punta più a meridione di tutta la Liguria: attraverso un sentiero realizzato con la tecnica pavimentale del risseu, guiderà il vostro sguardo sulla deliziosa Chiesa di Sant’Ampelio.
Al livello inferiore del piccolo edificio di culto si trova la grotta dove il santo eremita Ampelio visse tra il IV e il V secolo. Nonostante un aspetto semplice e dimesso questa chiesa ha una storia millenaria che si ricollega al monastero benedettino di Lerino (Isole di Lerins). Vi consigliamo per un attimo di entrare a respirare l’atmosfera di una vera chiesetta marinara e di fermarvi ad ammirare le conformazioni rocciose che la circondano. Gli scogli modellati morbidamente dal mare, da sempre sono in estate meta di turisti e bagnanti che amano le acque cristalline e la possibilità di fare tuffi e esplorare i chiari fondali. Queste rocce nella storia del paese sono sempre state anche un punto di riferimento per i pescatori bordigotti, tanto che ognuna di esse ha un proprio nome, derivato in massima parte dall’aspetto. Qui sotto potete vedere la mappa che le identifica. (riq foto inserire)

Se sceglierete di visitare Capo Sant’Ampelio durante le ore diurne, permetteteci di suggerirvi di tornarci anche al tramonto o di sera. Il quadretto che troverete è molto romantico e suggestivo.

Dall’abside della Chiesetta non sarà difficile trovare un sentierino a picco sugli scogli che vi condurrà al Ristorante La Reserve, dove potrete prendere un gradevole aperitivo. Lasciato il ristorante, e percorsi pochi metri, sempre in direzione Sanremo, troverete davanti a voi il muraglione del Porto di Bordighera incorniciato da alcuni pini secolari. Vi consigliamo di scendere al porto e di percorrere il molo fino alla statua della Madonnina che è posta a protezione dei naviganti. Raggiunto questo punto molto romantico, volgendo le spalle al mare potrete vedere la murata di case che segnano il limite sud di Bordighera alta e bianca stagliata davanti a voi la grande villa di Charles Garnier. Alla vostra destra, avrete la Curva d’argento con la Valletta del Rio Sasso ed il Beodo, il Monte Nero con il Santuario di Nostra Signora della Mercede, il Grand Hotel del Mare, e quindi Ospedaletti e Sanremo. Alla vostra sinistra trovete il Capo e la Chiesa di Sant’Ampelio ed il mare aperto.

Prima di lasciare il porto, vi raccomandiamo di prendere visione dei simpatici pannelli che sono stati affissi qualche anno fa sulla murata. Essi rappresentano a grandezza reale alcune delle specie marine di cetacei presenti nelle acque del Santuario Pelagos, e ci danno informazioni sulla loro biologia e sul loro ecosistema. Dovete sapere che il Santuario Pelagos, viene sottoscritto a Roma da Francia, Italia e Principato di Monaco il 25 novembre 1999 ed entra in vigore il 21 febbraio 2002. Tale accordo mira a promuovere, tra i tre Paesi firmatari, azioni concertate armonizzate per la protezione dei mammiferi marini e dei loro habitat contro tutte le eventuali cause di disturbo quali inquinamento, rumore, cattura e ferite accidentali, perturbazioni, ecc coprendo un triangolo marino che tocca Francia, Corsica ed Italia, comprendendo naturalmente le acque di Bordighera.

Ci avviamo verso la terza tappa della nostra passeggiata flash tornado sui nostri passi fino alle strisce pedonali che fronteggiano il Ristorante La Reserve. Attraversate e troverete la statua della Regina Margherita di Savoia seduta ad ammirare il mare che tanto ha amato.
Sua Maestà soggiornò per molti anni a Bordighera e nel 1914 si fece costruire Villa Etelinda, in cui morì il 4 Gennaio del 1926 lasciando un ricordo indelebile ed affezionato negli animi dei bordigotti.
Circonda la statua una folta pineta che risale il pendio naturale che separa Bordighera alta dal mare. Vi consigliamo, se desiderate un poco di ombra di gironzolare per i sentierini della pineta, un luogo molto tranquillo e piacevole. Qui troverete un monumento dedicato a Charles Garnier che oltre alla Chiesa di Terrasanta ha progettato il Palazzo del Municipio e un busto dedicato al pittore pittore Mosè Bianchi, che spesso venne a Bordighera per soggiornarvi e trascorrere del tempo con il nipote Pompeo Mariani, pittore eccelso anch’egli di cui vi parleremo in un post dedicato.

Il punto clou della pineta è rappresentato dal marabutto. Che cos’è un marabutto ? Si tratta di una antica e piccola fortificazione / punto di avvistamento anti-corsari tipico ligure. Quello di Bordighera ancora meravigliosamente conservato (restaurato nel 2015) ha ancora al centro una piccola casetta che serviva da deposito polveri e guardiola ed i tre famosi cannoni dai nomi caratteristici: Cagastrasse, Tiralogni e Beutafeugu ed alcune palme tipiche del paese. Da questo privilegiato punto di osservazione potrete spingere lo sguardo sul fianco della Chiesa di Sant’Ampelio, chiudendo così virtualmente il triangolo di questa passeggiata flash.
A questo punto potrete scegliere se tornare “alla base” passando dalla passeggiata a mare, o per le vie del centro, o tramite la suggestiva Via Romana, di cui troverete qui un post dedicato.

Se dopo aver letto questo post decidi di fare questa passeggiata flash, ritorni qui per lasciarci le tue impressioni? Ogni commento è ben gradito e ci aiuta a migliorare l’offerta di consigli e cose da vedere.

3 risposte a “Passeggiata flash: Bordighera dal marabutto al porto”

  1. […] Parlando delle spiagge è obbligatorio citare quella dell’Arziglia. Tale luogo è ritratto in molte delle opere pittoriche perchè in passato era un tratto di costa ritenuto molto pescoso e dove si svolgeva la vita quotidiana dei bordigheresi. Notevoli sono le scene in cui i pescatori ritraggono le barche a fine giornata o aggiustano le reti. Fascino di una epoca lontanissima. Fino alla fine degli anni ’30 la spiaggia dell’Arziglia era disseminata di gozzi dei pescatori di Bordighera e non solo. La spiaggia era molto ampia e tanto lunga da giungere fino agli scogli di Capo Sant’Ampelio. […]

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  2. […] decidono di provvedere alla fortificazione di un nucleo abitativo posizionato sulla sommità di Capo Sant’Ampelio per riedificare la città che versava in stato di abbandono.Precedenti a tale data esistono diverse […]

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  3. Avatar Scoprire Bordighera, la più amata dagli Inglesi di fine ‘800 – Maraina in viaggio

    […] Sant’Ampelio con una bella passeggiata in salita, ma ombreggiata, si risale la pineta, arrivando innanzitutto al Marabutto: ciò che resta di un […]

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