Le esplorazioni di Maraina e Davide

La storia della città di Ventimiglia è millenaria.
Le prime tracce ufficiali della città risalgono all’epoca romana. Nel II secolo a.C, furono edificati un castrum (accampamento) il quale divenne la città città romana con il nome di Albintimilium che, ubicata sulla riva del torrente Nervia sorgeva nei pressi di un antico e primitivo stanziamento dei liguri Intemelii.

Decaduto l’mpero romano e con le invasioni germano barbariche, nel periodo dei Longobardi (VII sec) l’abitato si spostò dalla piana del Nervia, sulla collina di destra del fiume Roja. Ventimiglia alta fu edificata su uno sperone roccioso che era in grado di controllare il mare, l’accesso al fiume e la Val Roja che collega con il Piemonte.

Il borgo, visto dall’alto ha una forma stretta, sinuosa ed allungata. Si trova in una posizione scenografica: il lato lungo che affaccia sul mare corre sinuoso in posizione sopraelevata seguendo la linea della costa; il lato che guarda la val Roja è un denso muraglione di case e finestre a picco, tutto in continuità con la collina.

Fino a pochi decenni fa Ventimiglia alta soffriva di alcuni problemi sociali, versava in uno stato di scarsa cura ed aveva vocazione turistica pari a zero. Si trattava dunque di uno di quei bei borghi d’Italia dotato di ottime potenzialità che però necessitava di un percorso di “rehab” bello risoluto.
Visitare Ventimiglia alta era considerato, un po’ come per la Pigna di Sanremo e per tutti quei quartieri “belli ma problematici”, una idea bislacca: la città era considerata brutta e mal tenuta.

Fortunatamente alcuni cittadini, spinti da un amore sincero, hanno agito per salvare questo gioiellino e si sono impegnati per la sua conservazione. La città ora è più godibile, più pulita, si respira una aria più serena e amichevole, le case sono più in ordine e passeggiare nelle viuzze è molto piacevole.
Non stiamo parlando di un cambiamento drastico o violento, ma si percepiscono una volontà di resurrezione da un momento buio e poco edificante ed una maggiore consapevolezza del valore del borgo. C’è ancora parecchio da fare, ma per ora una visita Ventimiglia alta è sicuramente una piacevole sorpresa.

Se desiderate visitare Ventimiglia alta, percorrete tutto il nucleo urbano di Ventimiglia (nuova) e alla grande rotatoria (Largo Torino) valicate il ponte. Raggiungete il “borgo” che è riconoscibile perchè ha una piazza con una rotatoria ed una galleria. Girate a sinitra e percorrete in salita Via Biancheri. Vedrete il fiume Roja alla vostra sinistra.
Avrete due possibilità di parcheggio: la prima è sulla destra e conduce alla Porta nuova di Ventimiglia alta. La seconda possibilità è il grande parcheggio che è nei pressi del Museo Archeologico del Forte dell’Annunziata.

Da questo parcheggio accederete al Belvedere del Funtanin dove c’è la caratteristica statua del Corsaro Nero: il famoso personaggio creato da Emilio Salgari, cui ogni anno Ventimiglia dedica feste e rievocazioni dell’Agosto Medievale.
Potete godere insieme al corsaro, della vista che si stende senza ostacoli ad est fino a Bordighera e a ovest verso la Costa Azzurra. Sotto di voi la sagoma circolare del nuovo porto… Uno dei traini del rilancio di questa cittadina di frontiera.

Entrate al borgo varcando Porta Nizza. Vi accoglie un gozzo tipico ligure e la casa che diede i natali a Girolamo Rossi, storico e archeologo della Liguria occidentale e scopritore della città romana di Albintimilium.
Le case portano ancora i segni del tempo, ma l’aria che si respira è già in via di cambiamento…
Perdetevi nei carugi alla scoperta degli angoli più pittoreschi… Respirate un po’ di medioevo in Piazza della fontana con il suo leone muscoloso ed avanzate lungo il pendio in discesa.
Alla vostra sinistra, un po’ a sorpresa, una bianca facciata barocca… Date una sbirciatina: all’interno c’è l’Oratorio dei Neri, sede di una Confraternita della Misericordia dalla metà del 1600. Non vogliamo svelarvi nulla, ma possiamo anticipare che si tratta di un gioiello recentemente restaurato, che, inaspettato, ci ha stupito molto. Una meraviglia.

Qualche metro e qualche portone dopo l’Oratorio dei Neri troverete l’ingresso alla Biblioteca Civica Aprosiana che vanta grazie all’iniziale intervento di Angelico Aprosio, (dottissimo uomo del XVII secolo di cui consigliamo vivamente di approfondire la biografia) e di altri personaggi illustri come Thomas Hambury, Girolamo Rossi o Nino Lamboglia, un fondo antico di circa 7000 volumi preziosissimi attinenti ai più ampi e disparati campi del sapere. E’ possibile visitare le sale della biblioteca ma sopratutto vedere alcuni curiosissimi esemplari, grazie alla cura dell’Istituto Internazionale Studi Internazionale di Liguri. Essa vi sorprenderà.

Proseguendo sulla stessa via giungerete alla Piazza della Cattedrale. Dedicata a Santa Maria Assunta, fu eretta nell’ XI secolo sulle rovine di un precedente luogo cristiano di epoca carolingia e prima ancora, su un tempio pagano (come spesso accade).
L’aura mistica della cattedrale vi accoglie con un silenzio che riporta mille anni addietro. Le linee pulite della sua architettura e il colore chiaro delle sue pietre lasciano senza fiato. Un raggio di luce filtra dalle finestrelle dell’abside. Tutto è meraviglioso. Prima di uscire e godere della vista della piazza su cui si affacciano i palazzi storici dei Lascaris (una antica famiglia nobile locale) scendete anche nella cripta e nel battistero, dove c’è un bellissimo fonte battesimale ed alcuni frammenti dell’antica decorazione marmorea.

Vi consigliamo anche la visita della Chiesa di San Michele Arcangelo che si trova all’angolo nord est del borgo: un altro esempio di architettura romanica. La chiesa ha una cripta bassa ed angusta le cui monofore sono orientate ad est e contiene due miliarii romani di epoca imperiale. All’esterno della chiesa c’è un piccolo giardinetto che affaccia sulla val Roja offrendo una bella vista di insieme.

Ventimiglia alta è cinta da mura seicentesche con garitte e feritoie. Sulla collina soprastante, lo stato Sabaudo aveva installato Forte San Paolo, che si spingeva un po’ più giù verso il mare con la Ridotta del Forte Dell’Annunziata (oggi sede del Museo archeologicom MAR e che tratteremo a parte). Interessanti sono altre due porte alla città: Porta Marina il cui contrafforte murario è altissimo e caratteristico e Porta Canarda che si trova lungo una bella passeggiata che si snoda a mezza costa in direzione Francia.

Al di fuori delle mura sorge anche l’oratorio di San Giovanni Battista, della Confraternita dei Bianchi del XVII secolo, i cui campanili sono mozzi e danneggiati dall’infausto terremoto del 1887 che sconvolse tanti monumenti e paesi della Liguria di Ponente.
Stanchi ? Scendete verso le spiagge: potrete trovare diversi stabilimenti, bar e ristorantini. Guardando le casette minute di Marina San Giuseppe si notano le tracce di come il borgo si relazionava con il mare.
Ora che vi abbiamo raccontato un pochino di questo magnifico borgo, senza entrare troppo nei particolari delle sue vicende storico artistiche, non vi viene voglia di andare a vederlo ?

Se dopo aver letto questo post decidi di visitare Ventimiglia alta, ritorni qui per lasciarci le tue impressioni? Ogni commento è ben gradito e ci aiuta a migliorare l’offerta di consigli e cose da vedere.

5 risposte a “Una piccola rinascita: Ventimiglia alta”

  1. […] particolare, che però abbiamo già incontrato a Ventimiglia, proprio nell’Oratorio dei Neri. Se non avete letto l’articolo, e non avete ancora visitato Ventimiglia alta, vi consigliamo di […]

    "Mi piace"

  2. Avatar Alla porta occidentale d’Italia: visitare Ventimiglia Alta (e non solo) – Maraina in viaggio

    […] ulteriormente approfondire Ventimiglia alta, leggi Una piccola rinascita: Ventimiglia alta sul blog Visitare l’estremo Ponente […]

    "Mi piace"

  3. […] le indicazioni per la SS 1, imboccate il lungo tunnel che passa sotto l’altura su cui sorge Ventimiglia Alta. Da qui procedete in direzione della piccola località di Latte (nel cui territorio ricadono i […]

    "Mi piace"

  4. Avatar I più bei borghi del Ponente Ligure – Maraina in viaggio

    […] Ventimiglia è laggiù, in riva al mare, mentre da qui la vista spazia sulle aspre colline che seguono il fiume Nervia verso valle. Percorsi antichi, borghi antichi, castelli antichi, quando era meglio vivere arroccati sui monti che non in pianura, perché il pericolo è sempre alle porte, e sui monti ci si può difendere. La Liguria è una terra aspra e poco generosa, ma proprio per questo i suoi abitanti, forse anch’essi aspri e chiusi, sospettosi e cinici, sono forti d’animo, e di rado si lasciano abbattere. L’antico castello ospita oggi eventi, la piazza sottostante è un luogo di ritrovo e di svago, sulla quale si affacciano le due chiese del paese: il cuore del borgo da sempre. […]

    "Mi piace"

  5. […] raggiungerla bisogna superare Ventimiglia o percorrendo la via Aurelia S.S. 1 che passa a monte della città alta, oppure percorrendo la via […]

    "Mi piace"

Scrivi una risposta a I più bei borghi del Ponente Ligure – Maraina in viaggio Cancella risposta