A poco meno di un’ora da Bordighera in auto o moto, vi consigliamo questa gita oltreconfine a risalire la valle del Bevera. Visiteremo la cittadina medievale di Sospel e poi il santuario di Notre Dame de Menour dopo aver risalito per qualche chilometro ed alcuni tornanti il colle di Tourini.
Come arrivare a Sospel.
Partendo dall’Hotel Rosalia, potete prendere l’autostrada per Mentone, qui usciti vi sarà sufficiente seguire le indicazioni per Castillon/Sospel attraverso il traforo militare di Castillon.
Giunti a Sospel vi accoglieranno alcune propaggini del Fort Saint Roch, che, parte della Piccola Linea Maginot, indagheremo in un prossimo post.
Il villaggio di Sospel è un piccolo gioiello fermo tra medioevo ed età moderna. Troverete ad accogliervi un meraviglioso ponte medievale fortificato (ascrivibile al XIII secolo) che fungeva da pedaggio per la Via del Sale tra Nizza e Torino ed ancora unisce due propaggini di un borgo vivo e molto accogliente. Il ponte collega le due rive del fiume Bevera, che qui scorre in fondovalle. Da un lato, fioriere alle ringhiere sull’argine destro coloratissime di fiori; dall’altro, le case direttamente fondate sul muraglione dell’argine, un po’ come avviene anche a Isolabona. L’impatto è notevole, ed è solo l’inizio.





Il fulcro vitale del paese è collocato nei pressi del ponte nuovo. Qui ci sono i ristorantini, i bar e le pasticcerie che si allungano seguendo la sponda del fiume a partire dalla fontana vecchia, un pregevole manufatto tardo quattrocentesco che ricorda quella di Isolabona e che elargisce acqua fresca potabile a residenti e turisti. Addentratevi nei carugi e state attenti ai dettagli: il borgo vi rivelerà numerosissimi indizi di un passato medievale ancora molto presente.
Vedrete portali elaborati, archetti pensili, case spancianti, bifore, lacerti di affreschi e decorazioni, loggiati di grandi blocchi di pietra locale, piazzette seminascoste…
…fino ad arrivare alla bella Place Saint Michel dove vi accoglierà un bellissimo pavé realizzato con la tecnica del risseu.







La piazza, di forma trapezoidale, accoglie sul lato lungo la Cattedrale di Saint Michel che si presenta nella sua conformazione architettonica barocca. Nel 1641 gli abitanti di Sospel a seguito di un voto fatto in conseguenza alla epidemia di peste che flagellò il paese nel 1621, iniziarono i lavori obliterando la precedente chiesa medievale.
L’interno della chiesa è magniloquente ed arioso con tinte dominanti in rosa e oro. Elegante e leggera è la zona presbiteriale con altare maggiore ed un coro profondo.
Significativa la pala dipinta da Francesco Brea, artista eminente del ponente ligure, datata al 1520 e che costituisce una piccola traccia degli innumerevoli tesori artistici antichi del nostro territorio.







In continuità con la facciata della Cattedrale, a destra, troverete un loggiato antico a basse arcate tipico dei paesi dell’entroterra ligure e quindi ancora un altro loggiato, questa volta appartenente a Palazzo Ricci des Ferres, che nel 1809 diede ospitalità a Papa Pio VII allorché Napoleone gli impose l’uscita dallo Stato Pontificio ed un viaggio in Francia.
A sinistra della Cattedrale la piazza presente due Cappelle devozionali dalle facciate colorate: una è quella della Confraternita dei Penitenti Grigi (della Immacolata concezione) e l’altra è quella della Confraternita dei Penitenti Rossi.
Alle spalle di questi due edifici la collina guadagna pendenza… e sale… Ce lo dicono le rampe gradonate che intervallano le Cappelle devozionali. Poco più in su vi è il luogo dove sorgeva il castello, fondato nel XIII secolo, e di cui ora restano poche tracce.



Terminata la visita del borgo vecchio, se varcherete il ponte verso l’altra sponda, troverete ad attendervi una piazzetta molto carina, con altri portici e decorazioni trompe l’oeil ed una bella fontana del 1700. Qui sostavano (si tratta infatti di una zona al di fuori del vecchio nucleo del paese) le carovane che percorrevano la Via del Sale… Questa parte di borgo doveva quindi avere tutta una particolarità di servizi da offrire ai viaggiatori.

Qualche piccola curiorità: il territorio di Sospel geograficamente appartiene alla regione fisica italiana, dato che si trova nel bacino idrografico del fiume Roja (di cui il Bevera è affluente)… E’ facile intuire che durante la Seconda Guerra Mondiale questo territorio sia stato uno dei punti di frizione tra i due Paesi. A testimonianza di quei tragici eventi restano a Sospel le fortificazioni della Piccola linea Maginot menzionata poco sopra e la memoria del campo di internamento per ebrei italiani aperto nel 1942 e poi chiuso nel 1943 (un altro di questi campi si trovava a Vallecrosia) costituito da un albergo e da una caserma.
Lasciato Sospel è d’uopo dirigersi lungo la D2566 verso il santuario di Notre Dame de la Menour. Il tragitto è da farsi in auto o moto, presenta alcuni tornanti e risale spettacolarmente verso il Col de Tourini attraversando una valle rocciosa e verde.
Tempo di percorrenza: 30 minuti circa.
Si risale con viste mozzafiato, fino a che guardando verso nord, in alto, si inizierà a scorgere una cappelletta di colore giallino situata su una roccia e collegata da un muraglione.
Arrivati a destinazione troverete ai piedi del muraglione un parcheggino alla vostra destra. Lasciate l’auto e avvicinatevi a piedi passando sotto all’arco del muraglione.
La vista del monumento è davvero singolare. Vi troverete “sperduti” in una valle molto lontana dal mare e protesa verso le Alpi Marittime, nel silenzio, e con la rampa da risalire… Si tratta chiaramente di un percorso devozionale e di espiazione. Durante la salita i devoti recitando il rosario potevano chiedere grazie alla Madonna Miracolosa e poi lasciare doni.

La rampa sale con una pendenza abbastanza facile. Tuttavia qualche sosta a guardare il panorama mozzafiato vi aiuterà a riprendere fiato ed a giungere in cima non troppo stanchi. In cima, nella quiete, si apre uno spoglio piazzalino con alcuni esili alberelli, sul cui fondo si staglia la facciata della chiesina. L’impronta classico-barocca della chiesina di campagna ligure è fortissima. La facciata è sottile e leggera, il corpo di fabbrica retrostante è in pietra grezza e sporge da dietro la facciata come un ingombro malnascosto.






Un arco tondo ripara l’ingresso alla chiesa che è costituito da un portoncino semplice affiancato da due finestrelle a feritoia… All’ombra potrete provare a guardare i tesori contenuti all’interno della chiesa, che purtroppo viene aperta solo in specifici giorni dell’anno.
Volgetevi con le spalle alla chiesa ed ammirate la pendenza e la lunghezza della rampa. E’ davvero una curiosa architettura in un magnifico luogo, non è vero ?

Per il rientro a casa vi consigliamo un itinerario particolare. Una volta tornati indietro, a Sospel, anzichè scendere verso il mare, potete scegliere di seguire la D2204 che vi porta verso la Val Roja. Dopo pochi chilometri troverete un bivio e dovrete seguire la D93 che, seguendo il corso del Bevera vi condurrà al confine montano con l’Italia ed a Olivetta. Vedrete un paesaggio tutto nuovo, fatto di macchia mediterranea e profumi ben noti… e ad Olivetta potrete fermarvi per fare le foto ad un bel campo di lavanda. Dolcemente la strada scenderà fino a Airole e da lì non mancherà molto ad arrivare a Ventimiglia ed a rivedere nuovamente il mare.

Se dopo aver letto questo post decidi di visitare Sospel, ritorni qui per lasciarci le tue impressioni? Ogni commento è ben gradito e ci aiuta a migliorare l’offerta di consigli e cose da vedere.

